Mulino (rif.123)

Mulino

Rif:123
Comune: Gonnosfanadiga 

Descrizione:

Il mulino rientra molto probabilmente tra i numerosi indicati lungo il Rio Piras di Gonnosfanadiga nella cartografia I.G.M. F° 224-225 in scala 1:100.000 (C. Pecora – Guspini; Ril. 1898) e nel F° 225 I.G.M., Tav. III N.E. “Gonnosfanadiga” in scala 1:25.000 (ril. 1898), seppur difficile risulta associare univocamente l’indicazione cartografica con quella rilevata in situ. Il mulino è riportato in dettaglio nella Sez. E, Foglio 10 in scala 1:2.000 del primo impianto del catasto del Comune di Gonnosfanadiga (ante 1931) sulla sinistra idrografica del Riu Piras, raggiunto da una “Gora dei Molini” che, in sequenza, serve tutti gli opifici idraulici presenti in questa sponda, in particolare il mulino  rif. 121 (a monte) e il mulino rif. 119 (a valle), oltre che da una “Strada vicinale dei Molini”. I rilevamenti effettuati dall’Angius nel periodo 1832-48 per la stesura della monumentale opera del Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, indicano la presenza di molini idraulici lungo il Rio Piras.  La presenza di mulini idraulici lungo le sponde del Rio Piras è riportata anche nella vecchia carta del Touring Club Italiano in scala 1:250.000 (foglio “Iglesias”, 1908-1916). La proprietà del mulino è riferita a Giuseppa Porta, o Peppica Cugurra (Rif. Concas M., 2014, Gonnosfanadiga. I mulini ad acqua. Storia, legislatura, contravvenzioni, processi, Maura Editrice). 

Il mulino (dal rilevamento effettuato a distanza), seppur in precarie condizioni di conservazione, parrebbe conservare le murature perimetrali. Presenta intonacato esterno, in grado di disfacimento, dal quale si intravede la struttura muraria in trovanti anche grossolani di natura poligenica, per lo più arrotondati, apparecchiati ad opera incerta, con inserimenti e rinzeppature mediante ciottolame. 

Cartografia:


mappa


Gallery:

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