Mulino Acqua Frisca (rif.126)

Mulino Acqua Frisca

Rif: 126
Comune: Musei 

Descrizione:

Il mulino è individuato nel Catasto del Real Corpo di Stato Maggiore Generale (Catasto De Candia) (tavoletta 5, Comune di Musei, anno 1847; tavoletta 3, Comune di Villamassargia, anno 1845). Nei documenti catastali dell’U.T.E. del Cessato Catasto di Cagliari (Frazione M, Comune di Musei, post 1881) sono presenti i toponimi “Strada de s’acqua frisca” e “Rio de s’acqua frisca”. L’ingombro di un edificio è indicato nella carta I.G.M. F° 233 in scala 1:100.000 (Iglesias; Ril. 1897) e nell’ingrandimento F° 233 IV N.E. in scala 1:25.000 (Domusnovas, Ril. 1897). Il Mulino s’Acqua Frisca è riportato nella Sez. A F° 8 del primo impianto del catasto del Comune di Musei (ante 1931) assieme alla “cora su Molino s’acqua frisca”, oltre ad una “Vecchia cora s’acqua frisca” (un mulino ancora più antico?).

 

Il mulino, localmente noto anche con denominazione M° Pillonis, è ubicato sulla sinistra idrografica del Riu Cixerri. Oltre a poche tracce del basamento in pietrame della costruzione, è attualmente visibile solo la tipica apertura ad arco del vano di una orizzontale, oltre a pochi indizi di affossature correlabili con la gora di derivazione.

L’Angius, che effettuò i suoi rilevamenti nel periodo 1832-48 per la stesura della monumentale opera del Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, espresse quanto segue in merito al villaggio di Musei: “Non si hanno giumenti per la macinazione, servendosi questi popolani de’ molini di Domus-novas”. 

Cartografia:


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