Rif: 118
Comune: Gonnosfanadiga
Il mulino rientra molto probabilmente tra i numerosi indicati lungo il Rio Piras di Gonnosfanadiga nella cartografia I.G.M. F° 224-225 in scala 1:100.000 (C. Pecora – Guspini; Ril. 1898) e nel F° 225 I.G.M., Tav. III N.E. “Gonnosfanadiga” in scala 1:25.000 (ril. 1898), seppur difficile risulta associare univocamente l’indicazione cartografica con quella rilevata in situ. Il mulino è riportato in dettaglio nella Sez. E, Foglio 10 in scala 1:2.000 del primo impianto del catasto del Comune di Gonnosfanadiga (ante 1931) sulla sinistra idrografica del Riu Piras, raggiunto da una “Gora dei Molini” che, in sequenza, serve tutti gli opifici idraulici presenti in questa sponda, in particolare il mulino rif. 120 (a monte) e il mulino rif. 117 (a valle), oltre che da una “Strada vicinale dei Molini”. I rilevamenti effettuati dall’Angius nel periodo 1832-48 per la stesura della monumentale opera del Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, indicano la presenza di molini idraulici lungo il Rio Piras. Fonti locali riportano le seguenti denominazioni riguardo il mulino: Zurru-Casti e Concas-Pinna. La presenza di mulini idraulici lungo le sponde del Rio Piras è riportata anche nella vecchia carta del Touring Club Italiano in scala 1:250.000 (foglio “Iglesias”, 1908-1916). La proprietà del mulino è riferita a Maria Pinna (Rif. Concas M., 2014, Gonnosfanadiga. I mulini ad acqua. Storia, legislatura, contravvenzioni, processi, Maura Editrice).
Il rudere del mulino è in precarie condizioni; presenta pressoché tutta la struttura muraria perimetrale in elevazione, costruita con trovanti anche grossolani di natura poligenica, per lo più arrotondati, apparecchiati ad opera incerta, con inserimenti e rinzeppature mediante ciottolame. Il profilo dei muri maestri della costruzione, a pianta rettangolare, indicano che il tetto era ad una falda spiovente verso il prospetto frontale. Presenta un’intonacatura esterna, in notevole stato di disfacimento. Non sono evidenti elementi tipologici caratteristici della pregressa attività molitoria.