Rif: 237
Comune: Gesturi
Il mulino è individuato nel Catasto del Real Corpo di Stato Maggiore Generale (Catasto De Candia) (tavoletta 10, Comune di Gesturi, anno 1844); il simbolo di opificio idraulico in questo sito risulta già nel F° 32 “Trebina” del ”Atlante dell'Isola di Sardegna alla scala 1:50.000” (Ril. Alberto La Marmora - Carlo De Candia, 1834-1839). L’opificio è riportato nei documenti catastali del Cessato Catasto UTE di Cagliari (Frazione L1, Comune di Gestori, post 1851). Lo stesso compare nella carta I.G.M. F° 218 in scala 1:100.000 (“Isili”; Ril. 1900) e negli ingrandimenti F° 218 III in scala 1:50.000 (“Isili”; Ril. 1900) e F° 218 III S.O. in scala 1:25.000 (“Isili”; Ril. 1900), all’interno della proprietà “s’Orte e Corte”. Il Mulino è presente nel Foglio 31 del primo impianto del catasto del Comune di Gesturi (ante 1931) nella sponda destra del Rio Mannu, servito da una gora derivata circa 250 m a monte dal fiume principale e indirizzata, oltre questo opificio, al Molino Mannu (rif. 702).
La muratura perimetrale relitta del mulino, a pianta rettangolare, è intonacata con malta, attualmente in avanzato stato di disfacimento. La struttura è costituita da pietrame e conci sbozzati di pietra calcarenitica locale, messa ad opera incerta, con rinzeppature e inserimenti di ciottoli.
Relativamente alla pregressa funzione molitoria è visibile la gora di adduzione dell’acqua che attraversa la costruzione alla base per fuoriuscire nella parte opposta. Sono evidenti esternamente anche alcuni sostegni di canalette rialzate, presenti anche nel Mulino Don Paulo (rif. 238) e Molino Mannu (rif. 702), aventi probabilmente lo scopo di livellazione della corrente idrica.
Il mulino, probabilmente dotato di due meccanismi a ruota orizzontale, è inserito all’interno della pregevole proprietà rurale di “s’Orte e Corte”, caratterizzata da un insieme di costruzioni, in gran parte restaurate, presumibilmente utilizzate in passato, oltre che per scopi funzionali all’attività di macinazione, anche come abitazione.