La gualchiera era l’opificio, o meglio il congegno, adibito alla follatura della lana, ossia alla sua trasformazione, attraverso l’infeltrimento, in tessuto robusto e impermeabile (orbace). Come nel caso del mulino idraulico, utilizzato per la macinazione dei cereali, anche la gualchiera procurava l’energia necessaria per il funzionamento del meccanismo di follatura attraverso la forza dell’acqua corrente. Pertanto, anche questo opificio era dotato di una ruota, essenzialmente verticale (almeno in Sardegna), verso la quale veniva indirizzato il getto di acqua corrente proveniente da una derivazione (“gora”) che prelevava una parte del flusso idrico direttamente dal corso d’acqua. La ruota, solidale con un “albero a camme”, consentiva il movimento alternato dei magli (in genere due) i quali andavano a battere su un paracolpi nel quale venivano disposti i tessuti da ammorbidire, costantemente bagnati con acqua calda.
In Sardegna gli unici due esempi di gualchiera idraulica in situ con ancora conservati, e funzionanti, congegni per la follatura sono quelle presenti a Tiana (Gualchiera Bellu) e Santu Lussurgiu (Gualchiera S'Au 'e Salighe).
La toponomastica indica la probabile attività di gualchiere in diverse zone della Sardegna: Cracchera, Gesturi; Cracheras, Santu Lussurgiu, Bonarcado; Case Cracheras, Santu Lussurgiu; N.ghe Cracheras, Seneghe; Riu Cracchera, Ghilarza; Cattighera, Torralba; Scracheras, Austis; Funt.na Crachera, Nuragus; Crachera, Abbasanta; Cracheras bau Ois, Nughedu S. Vittoria: Bia Cracchera, Serramanna/Villasor; Is Craccheras, Guasila/Serrenti; Valchiera, Domusnovas; F.so de Crachera, Teulada; Sa Cracchera, Senis.
L’Angius-Casalis riferisce la loro presenza nei paesi di Austis (16 gualchiere), Bolotana (3), Santu Lussurgiu (oltre 25), Tiana (18) nonché presso Gavoi, Siapiccia, Tresnuraghes.
1 - ruota; 2 - albero a camme; 3 - maglio; 4 - getto d'acqua; 5 - paracolpi e tessuto da follare.
(schema tratto da Wikipedia.org; Schéma de fonctionnement d'un foulon, Autor Jean-Pierre Neri, France).
Gualchiera Bellu (Tiana)